A lezione da Zapatero

E' la notizia di oggi. Sono le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti spagnoli da Maria Teresa Fernandez de la Vega, numero due del governo di José Luis Zapatero, al termine del consiglio dei ministri:
«Il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia e, pertanto, non può condividere ciò che sta succedendo in Italia. La Spagna lavora a una politica dell'immigrazione legale e ordinata, che permetta il riconoscimento di diritti e doveri».
Questo, invece, è un piccolo estratto dall'ultimo rapporto di Amnesty Internazional. Il capitolo è quello relativo alla Spagna, il paragrafo s'intitola "Immigrazione e asilo".
«La situazione di migranti e richiedenti asilo in Spagna ha continuato a essere molto preoccupante. È proseguita l’emanazione di ordini di espulsione per gli immigrati privi di documenti, lasciati senza possibilità di ottenere assistenza o di regolarizzare il proprio status. I dati relativi ai primi sei mesi dell’anno resi noti dalla Commissione spagnola di assistenza ai rifugiati hanno indicato 2.504 richieste di asilo, di cui 2.165 sono state rigettate o dichiarate inammissibili. [...]

Sono state espresse preoccupazioni per il limitato accesso all’assistenza legale e ai servizi di interpretariato e per l’accelerato processo che ha caratterizzato le espulsioni. Nel mese di settembre, la Procura delle Canarie ha iniziato una serie di ispezioni per verificare le condizioni di vita nei centri di detenzione presenti sulle isole, dopo che i sindacati di polizia avevano denunciato che, a causa del sovraffollamento, non erano conformi agli standard igienici minimi. [...]

Le inchieste relative alla morte di almeno 13 migranti tra settembre e ottobre 2005 ai confini di Ceuta e Melilla, non sono state ancora in grado di identificare e punire i responsabili».

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