Sulle reti di Berlusconi lo spot per il Pci

Canale 5, cioè Mediaset, cioè le reti di Silvio Berlusconi. Lo sceneggiato a puntate (ora li chiamano fiction, fa più fino) è "Il capo dei capi", va in onda il giovedì in prima serata e racconta l'ascesa e la caduta di Totò Riina. Succede quello che non ti aspetti solo se credi davvero alla favoletta di Berlusconi che usa le sue televisioni per farsi i cavoli propri. Se invece sai come funziona quel mondo, e sai che Mediaset e le sue produzioni, come la Rai, sono imbottite di reduci sessantottini, che usano le reti di Berlusconi per farsi i cavoli loro, succede proprio quello che ti aspetti. E cioè che l'eroico sindacalista Placido Rizzotto, ucciso dalla mafia nel 1948, sia rappresentato come un compagnuccio del Pci, «con tanto di bandiere comuniste e di ritratto di Gramsci appeso in sezione». E invece Rizzotto era socialista, iscritto al Psi di Pietro Nenni e Rodolfo Morandi. Ma vuoi mettere la statura epica ed etica di un gramsciano con quella di un precursore di Bettino Craxi? Lo scippo è stato scoperto da Paolo Pillitteri, che ne scrive sull'Opinione. Qui il ritratto di Rizzotto su Wikipedia.

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