Guatemala, Guatemala...

Quando in Italia era prassi quotidiana riempirsi la bocca con il Guatemala, gli Squallor, che già allora avevano capito molte cose (sicuramente più dei compagni), lo mettevano in rima con "Maremma maiala". Che deve essere più o meno quello che ha pensato ieri il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchù, una delle più grandi bufale mai apparse sullo scenario terzomondista (e l'elenco è lungo). Si è andato a votare per le presidenziali e la Menchù ha preso il 3 per cento. Il che la dice lunga su quanto sia meritata la considerazione che l'Italia riserva ancora a certi personaggi. Qui il Manifesto la definisce sobriamente «coscienza critica del Guatemala». Di peggio è riuscito a fare solo Il Secolo, confermando tristemente il complesso d'inferiorità di una certa destra. Maremma maiala, appunto.

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