Back to the roots? Il "Common Sense Conservatism" di John McCain

Una delle certezze del dopo-elezioni di mid-term negli Stati Uniti è che il partito repubblicano, nei prossimi due anni, cercherà di recuperare buona parte della sua anima originaria, incarnata sicuramente meglio da Ronald Reagan che dai suoi successori repubblicani alla Casa Bianca. Un'agenda politica, quella di Reagan, che il recentemente scomparso Milton Friedman definì "quasi-libertarian". John McCain potrebbe essere l'alfiere di questa "operazione recupero". Lui, almeno, ci conta. E di sicuro giocherà tutte le sue cartucce per arrivare sino in fondo alla corsa per la Casa Bianca (da queste parti, oggi e per quello che conta, si fa il tifo per Rudolph Giuliani, ma questo non c'entra).

Per questo è importante capire qual è il progetto politico di McCain. Lo ha spiegato lui stesso nei giorni scorsi in una cena ufficiale al Gopac, il Political Action Commitee del Grand Old Party, di fatto la scuola di formazione dei candidati repubblicani, assai vicina a Newt Gingrich. Un discorso che è stato letto come il primo annuncio del suo programma per la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti. Lo slogan è già pronto: "Common Sense Conservatism", il conservatorismo del buon senso comune. Quello scelto all'epoca dall'attuale presidente degli Stati Uniti, come si ricorderà, fu "Compassionate Conservatism". A conferma che Oltreoceano, a differenza che in Italia e in Europa continentale, quello del conservatorismo è un brand molto forte, tanto che i candidati repubblicani fanno a gara nell'appiccicarselo addosso, pur declinandolo ognuno a modo proprio.

A proposito. Occhio alle citazioni: McCain nel suo discorso ha citato Reagan (4 volte), Abraham Lincoln e Theodor Roosevelt. Nessuna citazione per George W. Bush, presidente in carica. Non è un caso.

Ecco cosa intende McCain per "Common Sense Conservatism":
«Common sense conservatives believe in a short list of self-evident truths: love of country; respect for our unique influence on history; a strong defense and strong alliances based on mutual respect and mutual responsibility; steadfast opposition to threats to our security and values that matches resources to ends wisely; and confident, reliable, consistent leadership to advance human rights, democracy, peace and security.

We believe every individual has something to contribute and deserves the opportunity to reach his or her God-given potential. We believe in increasing wealth and expanding opportunity; in low taxes; fiscal discipline, free trade and open markets. We believe in competition, rewarding hard work and risk takers and letting people keep the fruits of their labor.

We believe in work, faith, service, a culture of life, personal responsibility. We believe in the integrity and values of families, neighborhoods and communities. We believe in limited government in a federal system, individual and property rights, and finding solutions to public problems closest to the people.

We believe in the rule of law and equal justice under the law, victim's rights and taxpayers' rights, and judges who interpret the Constitution and don't usurp, by legislating from the bench, the public's right to elect representatives to write our laws.

Common sense conservatives believe that the government that governs least governs best; that government should do only those things individuals cannot do for themselves, and do them efficiently. Much rides on that principle: the integrity of the government, our prosperity; and every American's self-respect, which depends, as it always has, on one's own decisions and actions, and cannot be provided as another government benefit».
Chi vuole capirne di più, può leggere l'intero testo del suo discorso.

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