Vota il peggiore

E' molto facile. Funziona così. Prima si legge questo. Ci si fa un'idea sopra. Poi, dopo attenta riflessione, si risponde alla domanda: è più pericoloso il regista laicista a la page, coraggioso e controcorrente come un tronco alla deriva, che denuncia tutte le religioni e propone di abolirle in nome della suprema religione della Pace, oppure la sovrintendente della Deutsche Oper che se la fa sotto e - per paura di offendere gli islamici, che tanto delle eventuali proteste di cristiani e buddisti non frega niente a nessuno - cancella l'opera (o qualunque cosa essa sia) dal cartellone? Trattasi, va da sé, di due genotipi assai diffusi nell'Europa di oggi.
Il sottoscritto vota per la seconda. Ha sacrosanta ragione il borgomastro che giudica la sua una «decisione sbagliata, che offre a chi combatte i nostri valori la conferma che noi non siamo pronti a difenderli». Per neutralizzare il regista politicamente corretto, infatti, basta infatti ignorare la sua boiata. La seconda è assai più pericolosa. I due, ovviamente, sono l'uno complementare all'altra. Due facce della stessa medaglia: quella dell'Europa che si vergogna di se stessa.

Lettura consigliata: "Intimorire l'Occidente: da Rushdie a Papa Benedetto", di Daniel Pipes.

Update del 28 settembre. Da leggere "Appeasement at the Opera. Mozart falls victim to fear of Muslim rage", sul Wall Street Journal odierno. Passaggio chiave: «Today it was Mozart. Tomorrow perhaps it will be Shakespeare. Or Dante, who after all has a pretty hot place reserved for Muhammad in "The Divine Comedy." It is not--not yet--too late to put a stop to our habit of appeasing a murderous fanaticism that demands privileges and indulgences it refuses to grant to others. The spectacle of Deutsche Oper's decision to cancel "Idomeneo" suggests that the West's dealings with Islam have entered a new phase. Yesterday, we waited until after the Muslims took to the streets before capitulating; today, it appears we have moved on to pre-emptive capitulation».

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