Questi invece non cambiano mai

Lettura come sempre istruttiva, quella dei quotidiani di sinistra in edicola oggi. Risparmio le tesi per cui la colpa del terrorismo che colpisce l'Occidente, stringi stringi, è degli americani cattivi che sono andati in Iraq e Afghanistan (tutta roba che è avvenuta dopo l'11 settembre 2001, ma fa lo stesso). Sono le stesse cose che abbiamo letto dopo le stragi (riuscite) di Londra, Nassiriya, Madrid. Però qualcosa che alimenta lo stupore su quelle pagine lo trovi sempre. Tipo l'inviata del Manifesto da New York che scrive «Le fiere parole del presidente e il fantomatico piano sventato arrivano a proposito nella campagna politica dei repubblicani». "Fantomatico piano", tanto per insinuare nel lettore che non aspetta altro il dubbio del sospetto, della montatura a orologeria. Anche se, in quelle stesse ore, sono saltate fuori le registrazioni del "testamento" di due degli aspiranti kamikaze. Oppure come la viceministra degli Esteri Patrizia Sentinelli, rifondarola, intervistata da Liberazione, che tira fuori la ricetta per calmare le acque in Medio Oriente: «Subito il cessate il fuoco, senza condizioni. Il disarmo di Hezbollah verrà dopo». Così Israele, secondo la vice di Massimo D'Alema, dovrebbe far cessare immediatamente ogni ostilità senza avere alcuna garanzia di sicurezza da parte dei terroristi libanesi. Uscita che fa il paio con la proposta di Romano Prodi di affidare all'Iran il ruolo di mediatore nel conflitto tra Israele e Libano. Poi vengono a dirci che l'Italia ora è un attore di primo piano nella scena politica internazionale. Magari qualcuno ci crede pure. Non all'estero, di sicuro.

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