"Il male di Fidel Castro è incurabile. Non arriverà al 2007"

«Fidel Castro ha un cancro. Ha perso sangue, i chirurghi l'hanno aperto e hanno trovato un tumore diffuso e incurabile. Niente di strano in un uomo di 80 anni. La prognosi è che morirà entro breve tempo. Nessuno ha il coraggio di dire quando. Ma i diplomatici europei a Cuba, sotto voce, dicono che non riuscirà ad arrivare al Capodanno del 2007». Così scrive Carlos Alberto Montaner, leader intellettuale della dissidenza cubana in esilio, residente a Madrid dal 1970, il quale può contare su buoni informatori all'Havana, dove nacque nel 1943.

Sapremo presto se le indiscrezioni riportate da Montaner, solitamente assai attendibile, corrispondono al vero. Quanto alla grande domanda, ovvero se la morte di Castro sia un bene o un male per il popolo cubano, dipende tutto da cosa arriverà dopo. E cioè da quale sarà l'atteggiamento del fratello Rául. Il quale è assai più debole e ha assai meno carisma di Fidel. Ma proprio per questo, messo alla prova dei fatti, potrebbe rivelarsi assai più pericoloso e crudele di lui, cercando di compensare con la forza dei militari le sue debolezze caratteriali e politiche. Chi profetizza sin d'ora una svolta per Cuba, un'"apertura" sul modello cinese, insomma, farebbe bene a smorzare gli entusiasmi e ad aspettare.

Per saperne di più:
"Will cancer render justice?", di Carlos Alberto Montaner
"El cambio político en Cuba es inevitable, ya que Castro no se va a recuperar", intervista di Expansión a Carlos Alberto Montaner

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