Unione, primo patatrac al Senato

Prima occasione buona al Senato, primo flop dell'Unione. Di quelli che fanno male e lasciano il segno. Lidia Brisca Menapace, pacifista e antimilitarista "senza se e senza ma", candidata dell'Unione alla presidenza della Commissione Difesa e sicura di farcela, tanto da parlare come se l'incarico lo avesse già ottenuto, è stata, come si dice nell'elegante gergo parlamentare, trombata. Vittima di un'imboscata organizzata dalla Cdl d'intesa con Sergio De Gregorio, senatore dell'Italia dei Valori ed ex forzista, che già aveva minacciato di non votare la fiducia al governo Prodi. Lo stesso De Gregorio è stato eletto presidente della Commissione Difesa, ottenendo 13 voti: tutti quelli della Cdl più il suo. La rifondarola Menapace ha avuto 11 voti. Se De Gregorio, circuito dai forzisti, non avesse fatto l'accordo con l'opposizione, sarebbe finita 12 a 12, e in questo caso la 82enne Menapace, in quanto più anziana della commissione, avrebbe prevalso su qualunque candidato della Cdl. Con questo gesto De Gregorio mette un piede fuori dall'Unione e apre, in prospettiva, nuovi scenari sui rapporti di forza tra i due schieramenti al Senato. La sinistra dell'Unione - comprensibilmente - si incavola e dichiara aperto «un problema politico» all'interno della coalizione. I lavori parlamentari sono appena iniziati è già siamo alla prima verifica di maggioranza. Come si è detto: sarà dura, ma ci sarà da divertirsi.

Sullo stesso argomento: "Le regole del Senato e le paure della sinistra".

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