Fassino (piagnucolante) a Berlusconi: basta parlare di giustizia

Da ridere. No, da scompisciarsi. Sono anni che usano i magistrati, i mafiosi pentiti che hanno sciolto i bambini nell'acido, le intercettazioni, le calunnie e i verbali secretati come clave con cui picchiare Silvio Berlusconi. Ogni giorno dell'anno, ma sotto elezioni un po' di più. Poi, appena li scoprono con il sorcio in bocca, il segretario inesistente, Piero Fassino, lancia al Berlusconi di cui sopra il seguente appello: «La si smetta di utilizzare la giustizia, le indagini, per intossicare con veleni e pressioni la campagna elettorale che abbiamo tutti gli interessi a fare sul piano delle cose e dei programmi, quando i cittadini vedono due uomini politici ad accapigliarsi in Tv sono indotti ad allontanarsi dalla politica, dobbiamo sentire un dovere sia nel campo del centrodestra che del centrosinistra di rispettare l'avversario con toni pacati, parlando di cose concrete e rispettando gli elettori in modo che ciascuno possa farsi una sua idea e votare con il massimo di serenità. [...] Mi appello prima di tutto al presidente del Consiglio cui chiedo di cessare un'azione che lo ha visto in queste settimane come il principale protagonista di una campagna fondata su accuse, intossicazioni, fino alle cose che ha detto ieri in televisione: non serve a nessuno e non serve neanche a lui, non credo che aumenti il suo credito tra gli elettori presentandosi come il partito degli aggressori». Chi vuole continuare a divertirsi trova il resto qui, sul sito dell'agenzia Asca.

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