Ecco come il laico Saddam ha addestrato ottomila terroristi islamici

Saddam Hussein, quello che se era per i pacifisti italiani stava ancora lì, indisturbato, a gasare curdi, addestrava terroristi. Ottomila terroristi islamici, fanatici religiosi pronti a uccidere e morire in nome della lotta all'Occidente. Alla faccia di quelli che credono che non sia possibile un'alleanza tra un leader laico come lui e i fondamentalisti islamici. Certo che è possibile: basta avere in comune lo stesso nemico, come insegnano Stalin e Roosevelt.
I campi d'addestramento segreti erano localizzati in Samarra, Ramadi e Salman Pak. Gli istruttori erano ufficiali delle unità d'elite dell'esercito iracheno. Gli addestrati provenivano dai gruppi del Jihad del Nord Africa vicini ad Al Qaeda. Soprattutto dall'Algeria (Gruppo salafita per la preghiera e il combattimento) e dal Sudan (Esercito islamico sudanese). Tutto questo è andato avanti per quattro anni, dal 1999 al 2002, a un ritmo di duemila terroristi addestrati ogni anno, che fa un totale di ottomila fanatici istruiti a dovere dagli aguzzini di Saddam. Inutile dire che gran parte degli attentati terroristici odierni contro la democrazia irachena e chi la difende sono condotti da questi terroristi.
Tutto questo è raccontato nello scoop pubblicato sull'ultimo numero del Weekly Standard, doverosamente ripreso dal Wall Street Journal di oggi. Le fonti sono fotografie, documenti e testimonianze racchiusi nell'enorme archivio che gli americani hanno sequestrato negli edifici governativi e negli armadi dell'intelligence irachena: circa due milioni di documenti ritenuti degni d'interesse, dei quali sinora è stato esaminato solo il 2,5%. Se le prove dell'esistenza di campi d'addestramento dei terroristi islamici sinora sono state tradotte ed esaminate in maniera molto sommaria, è perché in cima alle priorità degli analisti americani ci sono i documenti relativi alla costruzione delle armi di distruzione di massa. Molti membri del congresso americano, soprattutto repubblicani, hanno iniziato da giorni ad esercitare una forte pressione sulla Casa Bianca e sulla Cia affinché tutto questo materiale sia tradotto e divenga pubblico al più presto. Come dice un ufficiale dell'intelligence americana al Weekly Standard, «As much as we overestimated WMD, it appears we underestimated [Saddam Hussein's] support for transregional terrorists».
Quanto al fatto che, specie negli ultimi anni del suo regime, il laico Saddam avesse aperto la legislazione irachena alla sharia, nell'evidente intenzione di stringere un'intesa con i leader religiosi islamici in funzione anti-americana e anti-occidentale, il Weekly Standard ricorda la testimonianza resa dal figlio adottivo del dittatore, Hussein Kamel, a Rolf Ekeus, allora capo del programma ispezioni delle Nazioni Unite: «The government of Iraq is instigating fundamentalism in the country. Every party member has to pass a religious exam. They even stopped party meetings for prayers».

"Saddam's Terror Training Camps", from The Weekly Standard.
"Saddam's Documents", from the Wall Street Journal editorial page.

Post Scriptum. Ovviamente, per gli antiamericani con bava alla bocca incorporata questa documentazione sarà l'ennesima dimostrazione del complotto mondiale pluto-giudaico. Loro non credono ai giornali americani, per definizione. Niente di nuovo: anche ieri preferivano credere ad altre fonti.

Dimenticavo: buon fine settimana a tutti.

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