Uno Scalfarotto da difendere (con un dubbio)

Forte del fatto che gli ho scritto questo e questo, che hanno fatto incavolare non poco la tribù degli scalfarottiani (specie il primo), e quindi proprio non posso essere sospettato di alcuna connivenza, dichiaro qui la mia solidarietà per Ivan Scalfarotto, che in quanto candidato alle primarie della sinistra era del tutto inutile, come avevo già scritto prima del voto e come hanno sancito gli stessi elettori, ma come essere umano proprio non si merita gli insulti a sfondo omofobico degli anonimi frustrati. Una persona va discussa per le proprie idee, non per chi si porta a letto, se si tratta di persona adulta e consenziente. Coraggio, Scalfarò: domani è un altro giorno.

Post scriptum. Detto questo, proprio non ho capito perché ha chiuso il suo blog, del quale pure non me ne fregava nulla. Per impedire certi sfoghi bastava chiudere i commenti. Non sarà che, trombato dagli elettori di sinistra, non aveva più niente da dire e da fare? Non ci sarebbe stato niente di male. Ma allora perché non ammetterlo chiaramente e fare la vittima? Da liberale, gli lascio il beneficio del dubbio. E con questo post, addio a lui. Ne ho già parlato troppo.

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