L'arresto di Irving: ridicolo, più che vergognoso

Avendo qualche credenziale come filoisraeliano e filosemita, mi permetto di scrivere che l'arresto da parte delle autorità austriache dello storico inglese David Irving (qui il lancio dell'Associated Press), negazionista dell'Olocausto e giustificazionista del nazismo, è un provvedimento illiberale ridicolo prima ancora che vergognoso. Le leggi austriache catalogano come crimine la negazione dell'Olocausto. Ma uno Stato che ha paura delle tesi storiche, per quanto indecenti e infondate come quelle di Irving, al punto da incarcerare chi le sostiene, mostra di essere costruito su valori assai fragili. Arrestare Irving non è una prova di forza, ma un'enorme ammissione di debolezza.

Aggiornamento. Chi vuole leggere il dibattito che il post sta provocando su Libero.it (Acm, indaffarato, non partecipa) lo trova qui.

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