La Casa dei morti viventi 4: Ladri di motociclette

Noi qui, a parlare di primarie, mentre quelli si preparano a fregarci la moto col pretesto di difendere la nostra salute. La nuova normativa sulla confisca dei motoveicoli voluta dalla Casa dei morti viventi è l'ennesimo esempio di comportamento masochista e liberticida da parte di una coalizione che ormai di libertario pare non avere più niente. Ottiene il duplice risultato di a) far perdere elettori alla maggioranza (affari loro) e b) calpestare ulteriormente le nostre libertà e la nostra proprietà privata (affari nostri, purtroppo). Fa parte del pacchetto di leggi "law and order", tipo la chiusura anticipata delle discoteche. Leggi che se davvero gli elettori dell'allora Casa delle libertà le avessero volute avrebbero votato per Antonio Di Pietro, mica per Silvio Berlusconi.
La novità più importante è contenuta nel nuovo articolo 213 del codice della Strada. Come scritto nel dossier del governo la confisca del veicolo scatta quando:
«- si viaggia in numero di persone superiore a quello previsto;
- si guida senza casco o con un casco non allacciato o non omologato;
- si trasportano animali non in gabbia o oggetti non solidamente assicurati;
- non si è seduti in posizione corretta e con entrambe le mani sul manubrio;
- il conducente traina o si fa trainare da un altro veicolo;
- si solleva la ruota anteriore».
Dunque: vi siete scordati di allacciarvi il casco? Guidate con una mano sola perché con l'altra vi state grattando? Avete messo il sacco della spesa sulla pedana del vostro scooter? Qualunque poliziotto ha il potere di confiscarvi la moto o il motorino.
Ora, già era una porcheria la legge che impone l'obbligo del casco. Uno Stato liberale deve intervenire quando il mio comportamento può nuocere a un altro individuo. Ma non deve permettersi di difendermi da me stesso: la vita è mia, e l'uso che ne faccio sono cavoli miei. Concetto banalissimo, ed è tragico che lo si debba ripetere a gente che si è presentata a prendere i nostri voti con il nome di Casa delle Libertà.
A questo punto i nostri ministri che hanno studiato il liberalismo sul Bignami (chi di loro l'ha fatto) ti rispondono che lo Stato ha il diritto di impedirmi di nuocere alla mia salute perché le cure ospedaliere poi me le paga la sanità pubblica, cioè gli altri contribuenti. Bella bischerata. Primo: perché se l'accordo tra Stato e cittadino prevede vincoli alla libertà individuale, il contribuente deve essere libero di recedere. Io non pago più i contributi sanitari, quando mi serve mi curo in una struttura privata e mi prendo la libertà di girare senza casco. E se il problema è chi mi paga le cure in caso d'incidente, lo risolvo subito firmando una bella assicurazione privata. Secondo: se lo Stato si arroga il diritto di vietare comportamenti potenzialmente onerosi per la sanità pubblica, allora si prende il potere di sanzionare le donne che dopo la menopausa non effettuano gli screening all'utero o alla mammella. O gli uomini che dopo i 40 anni non controllano la prostata. Uno Stato simile ha il diritto di sanzionare chi fuma, chi mangia troppi grassi, chi beve superalcolici. Chi non si cura un raffreddore e lo fa degenerare in polmonite.
Adesso, con la nuova normativa, l'atteso salto di qualità: dallo Stato paternalista si è passati allo Stato ladro. L'Adoc, un'associazione di consumatori tra le più serie in quella congrega di improvvisati che sono le associazioni italiane dei consumatori, ha fatto i conti a spanne di quanto accaduto nei primi trenta giorni di applicazione della nuova legge. Se sono esatti (a occhio sono approssimati per eccesso), lo Stato governato dalla Casa dei morti viventi, in un mese, tra moto e motorini confiscati e spese legali, è costato ai cittadini coinvolti qualcosa come 50 milioni di euro (riuscendo nel frattempo a perdere qualche migliaio di voti: complimenti ragazzi). Robe simili te le aspetti dalla sinistra, non dal centrodestra. Qui c'è la lista dei deputati che hanno votato a favore del provvedimento: tutti della maggioranza, o quasi. Perderanno le elezioni e se la saranno cercata tutta.

See also:
La Casa dei morti viventi
La Casa dei morti viventi 2 (featuring Romano Prodi)
La Casa dei morti viventi 3: Nightmare Veltroni

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